Con Hummingbird infatti Google sarà in grado di capire gli “intenti” di ricerca dell’utente, interpretare una domanda vera e propria e restituire il risultato più preciso con la velocità del battito d’ali di “colibrì” dalla sua traduzione.
Grazie alla diffusione dei dispositivi mobile gli utenti cercano, richiedono, comparano e scelgono in movimento, affidandosi alle nuove applicazioni di interazione vocale, come ad esempio Siri e pongono domande dirette: dove posso trovare il ristorante più vicino? dove posso dormire stanotte? quale negozio è fornito di accessori per la casa? Dove posso trovare nei paraggi la migliore agenzia web di Firenze?…
Per quanto già oggi quasi la metà di ricerche siano per “long tail keyword” ovvero per quelle parole chiave che sono specifiche e ben orientate, Google di solito fornisce i suoi risultati sulla base di un sistema di corrispondenza tra parole chiave e contenuti. Ma le parole chiave non sempre sono rilevanti, mentre l’intenzionalità che emerge dalla semantica di una frase lo è.
Verso il Web 3.0
Nel patrimonio genetico di Hummingbird, Knowledge Graph occupa senza dubbio un posto di rilievo. Introdotta in Italia nel dicembre 2012, la nuova modalità di ricerca di Google è passata quasi inosservata. Eppure proprio con Knowledge Graph inizia il percorso verso un motore di ricerca basato sulla conoscenza, capace di superato la ‘ricerca per parole chiave’ per approdare alla ‘ricerca semantica’.
Come? Allo stesso modo in cui procede la mente umana nel suo processo di conoscenza: stabilendo relazioni tra i dati. Quella che viene considerata la frontiera del web 3.0.
È grazie a questa organizzazione dell’immenso database di Google che il nuovo algoritmo è in grado di rispondere a domande sempre più complesse con risultati verticali.
Integrare le associazioni che emergono dalle ricerche collettive con quelle personali dell’utente, consente a Google di fornire risposte rilevanti a un livello più approfondito di ricerca, proprio come succede con la nuova funzione Google Now.
In che modo risultati saranno influenzati?
In realtà non vi è alcun motivo di temere il cambiamento, visto che senza che nessuno se ne accorgesse Hummingbird è già attivo dalla fine di agosto, anche se l’annuncio è stato dato solo a fine settembre.
Questo fa capire che finora non si sono prodotti cambiamenti rilevanti e che questi saranno visibili nel lungo periodo, di pari passo con il cambiamento definitivo delle modalità di ricerca da parte degli utenti, ma una cosa è certa: il futuro di Google e del Web è sempre più orientato verso il “mobile” e le sue esigenze di ricerca.
Hummingbird è l’evoluzione che raccoglie in sé tutte le caratteristiche introdotte dai più importanti aggiornamenti di algoritmo degli ultimi anni.
Il Colibrì riesce a recuperare rapidamente i contenuti più significativi grazie a Panda e Penguin, i più aggiornati grazie a Caffeine, i più vicini alla posizione dell’utente grazie a Venice.
Di certo i siti che hanno già recepito le linee guida di questi aggiornamenti nel tempo e hanno progressivamente guadagnato traffico con le long tail research, potranno efficacemente affrontare anche Hummingbird.
Il focus di un buon sito – anche quello di un hotel – rimane la qualità dei suoi contenuti. E lo rimarrà a lungo, con ampia probabilità.
Cosa può fare la struttura ricettiva a Firenze o in Toscana in termini di web strategy?
Vediamo perciò quali azioni possono rivelarsi più efficaci per fare in modo che Hummingbird possa attingere quanti più risultati possibile dalle pagine del vostro sito internet:
1) Innanzitutto il vostro sito internet dovrà essere interrogato perciò introducete molte FAQ che possono così rivelarsi un utilissimo strumento per capire se i vostri contenuti sono realmente informativi. Partite dalle domande più frequenti dei vostri clienti ed analizzate le pagine del sito: riuscite ad individuare facilmente una risposta? E se sì, in quali tempi? Create ad esempio più pagine FAQ, divise per argomento, in modo da poter introdurre più risposte argomentate.
2) Investite sul mobile come priorità: Se ancora non vi siete dotati di un sito responsive, è sempre più chiaro che non potete farne a meno se non volete essere esclusi dal business online che è destinato a portare più traffico e prenotazioni nel prossimo anno.
3) Allargate al massimo i contenuti del vostro sito: percorsi, attrazioni, ricette, particolarità, posti alternativi, piccole realtà curiose intorno a voi, storia del vostro quartiere… importante è trovare un filo conduttore nella destinazione dove si trova la struttura ricettiva ed allargate i contenuti del vostro sito.
Noi come Orange Web Agency di Firenze notiamo giornalmente come contenuti validi portino ad un punteggio in termini di SERP e quindi di visibilità che sono difficilmente raggiungibili con le tecniche classiche di SEO. Gli aggiornamenti di algoritmo di Google hanno dimostrato di saper premiare nel tempo i siti più curati dal punto di vista della struttura delle informazioni e le pagine più ricche di contenuti e il motivo per cui Google si dirige sempre più in questa direzione è che gli utenti vogliono spendere il minor tempo possibile nella ricerca. Quindi per la tua struttura che sia ristorante, osteria, hotel, pensione o club punta sempre sui contenuti del tuo sito web.
Per ulteriori chiarimenti contattaci info@orangewebagency.com